that's what you do baby, hold it down yeah

Posted by ladyfinck On giovedì 20 novembre 2008 0 commenti

che ci faccio online alle cinque del mattino? niente, come al solito quando sono bloccata con la connessione a criceti giracchio per quello che posso e penso. lol.



sorvolo sulle parole chiave assolutamente RIDICOLE degli ultimi giorni, perchè non ho voglia di stare a ricopiare.. basti dire che mi stupisco sempre di più.. ma perchè ormai, dovrei essermici abituata.



il viaggio in treno qualche ora fa, strane coincidenze, strani pensieri.. una certa malinconia. pensavo che arrivata a questo punto sarei stata bene, sollevata. invece forse sono troppo stanca, troppo esaurita perfino per esultare. lol. non sento quel sollievo, quel peso che se ne va. non sento niente.

in treno pensavo, leggevo, studiavo (si lo so... avevo promesso di non farlo almeno per un po'.. ma ...) e intanto il paesaggio scorreva fuori dal finestrino. un treno vuoto, una delle cose più comode ma desolanti del mondo. silenzio. e dai campi e dai prati si passava piano piano alle periferie, ai palazzi.. mentre Milano si avvicinava. un tempo bruttino, le luci della sera, la nebbiolina. una tristezza che non mi ha abbandonata per tutto il tempo, più osservavo più pensavo più mi sentivo aliena. mi fa questo effetto, ogni volta. ogni maledetta volta.

quei palazzi, quelle luci, quella strana atmosfera. come vivere in un lungo videoclip che non ha fine.

poi ovviamente ritardi, cambi binario. il ciuf ciuf che non arriva e quegli ultimi kilometri verso casa che sono più pesanti di tutto il resto del viaggio.

casa. concetto relativo. non mi sento a casa, questa non è casa mia. non è casa. è un porto a volte franco, molto spesso in tempesta. arrivi e sei più o meno felice, tutti sono felici. dopo qualche ora cade la maschera.



non mi sento più io.

eppure tutti mi vogliono. perchè?





V.

0 commenti:

Posta un commento