A volte un profumo, un odore, riportano alla mente tante cose. Ieri pomeriggio sono uscita a fare le mie solite due commissioni ma mi è sembrato di ritrovarmi in uno strano riflesso distorto della realtà, dove ogni personaggio è una caricatura di se stesso, leggermente diversa e infida. Le panettiere all'angolo erano le tre streghe di Eastwich..con quel sorrisetto fastidioso sulle labbra, mi guardavano come i personaggi di "Black Hole Sun" e le loro facce si deformavano sotto al peso dell'allucinazione. Uscita dal primo girone dell'inferno eccomi entrare poi nel secondo e da qua in poi è stata una spirale... come se fossi rimasta intrappolata in un sogno da cui non riesco a risvegliarmi. Il macellaio sapeva di morte. L'odore pungente di sangue, che di solito nemmeno mi arriva al naso, ieri rischiava di uccidermi. L'ho percepito così forte, così diverso dal solito. Avrei voluto urlare, scappare, uscire all'aria aperta. Era troppo forte non si trattava di semplice odore di carne no, era morte. Una sensazione che non mi ha lasciata per tutto il tempo e anche quando molte ore più tardi sono andata a dormire, ancora ristagnava nelle cellule del mio naso: morte. Fastidio. Cadaveri. Mutilazioni.
Cose che di solito mi lasciano del tutto indifferente, con l'occhio abituato dell'esteta deviato.. ieri mi hanno quasi messa K.O.
Non è da me.
Forse mi fa male continuare a guardare certi film. Ieri è stata la volta di Mirrors, remake americano di "Into the mirror", pellicola koreana. Bello. Non capisco perchè molti lo accusino di banalità o che, forse non sarà la prima volta che certi temi vengono portati su schermo (ma trovatemi voi un'idea originale, adesso, non è possibile prima o poi tutto finisce.. è semplice matematica) ma di sicuro non si tratta di un film semplicistico o stupido. MA si sa, chi ha il cervello per pensare non scrive sui giornali o non parla in tv.
V.
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