://dystopia

..and noone to hold you tight.



domani di nuovo in treno, di nuovo fatica, gente, viaggiare, gente, il paesaggio che corre fuori dal finestrino... un giorno arriverai, toglierai il tappo, l'acqua scorrerà via.. e io con lei.

La citazione da "Nirvana" ci stava troppo bene, licenza poetica.



Mi chiedo a che serva affannarsi tanto se poi ti ritrovi a rivivere di continuo sempre e comunque le stesse situazioni con non sempre persone diverse. Alla fine tutto torna, tutto si ripete. Ma non esattamente uguale, con qualche sfumatura... che da l'impressione di essere cambiati, di essere cresciuti, che in fondo quel tempo di mezzo non è andato poi davvero sprecato. Ma. E poi?  Forse sono troppo fatalista, ma tutto sembra ritornare in circoli viziosi che non vedono fine e anche quando pensi di essertene finalmente liberato, qualcosa torna. Illusioni. Delusioni. Impressioni. E un generale senso di disagio.

Forse è questo il vero significato di "unheimlich", quel termine che tanto amo usare e da cui sono terribilmente affascinata. Forse perchè l'esserlo da l'illusione di esserne fuori, di esserne immuni. Ma lo sono veramente? Vittime, non lo siamo tutti? (Ennesima citazione, ma questo film a suo tempo mi cambiò la vita e se ora sono qua lo devo anche a lui) , Ma vittime di cosa? Di chi? Perchè?



Sto delirando. Criminal Minds stasera proponeva un caso interessante, un mix di Jacob's Ladder, Skinny Puppy e Saw. Il tutto condito da una trama abbastanza ridicola, ma almeno ci hanno provato. Mi manca quella sensazione di benessere che mi dava l'essere un gradino al di là della gente comune, sempre lì con quel sorrisetto malefico a procurare incubi gratuiti. Dove sono finita? Nel limbo dell'ordinarietà. E perchè poi? Perchè non so più chi sono. Perchè lo so, ma non so se ne vale la pena. Perchè mi importa così poco di dimostrare qualcosa che non dimostro proprio più nulla.

E in fondo, molto in fondo, mentre leggete queste parole.. io sarò lì a sorridere. Con un rasoio in mano. E una rosa nell'altra.