forse domani non esisto

Posted by ladyfinck On martedì 7 giugno 2011 0 commenti

sdraiata sul letto in posizione innaturale, un nuovo angolo di cielo si affaccia alla finestra- in città.. eppure vedo solo il chiaro azzurro grigino e un'antenna chissà dove. una prospettiva differente di quei cieli grigi e soliti che mi salutano di giorno in giorno quando mi spengo e aspetto che torni il buio.

piove. la luce filtra attraverso le goccioline che vedo cadere dal nulla verso il nulla. è questo che vedo del mondo: una fessura, piccola piccola, dalla quale a volte entra luce, più spesso buio, arriva aria, arriva acqua ma non posso prendere e afferrare.

buttarmi fuori e volare via dove chissà dove ovunque ma non qui.

non qui.

non qua.

non adesso.

non così.

non ora.

uno di quei momenti in cui mi basterebbe così poco. così poco. così poco che sarei sul punto di farlo. ma ripensandoci non ho voglia. è troppo faticoso.

scrivere sta diventando innaturalmente faticoso vorrei un'application che traduce in parole i miei pensieri, così da non dover nemmeno più espirmermi su un piano fisico che tanto mi disgusta.

disgusta.

tanto.

tanto lo so è solo questione di tempo prima che raggiunga i livelli critici.

allora scoppierà una bomba e torneremo tutti nel nostro solito torpore rinchiusi in  un bunker dove le finestre non solo son più piccole.. non ci sono proprio.



viveteci, nei vostri schifosi  bunker. io alla mia finestra ci tengo. in realtà quella da cui mi affaccio ora la detesto, mi fa schifo. mi fa schifo la situazione, il posto, l'anno, tutto.

ma il tempo scorre e non posso tornarci.

voglio  la mia fettina di cielo. in tempesta in burrasca nel mezzo di un ciclone. lo voglio.



desiderare fa male.





V.

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