://dystopia

mi sono seduta per un momentino sul pavimento, guardando fuori dal balcone mentre sbuffavo fumo nel buio settembrino di una Bologna sempre meno afosa man mano. e ho pensato.



but doesn't it make you feel better?



ho pensato a come spesso le cose cambino senza che nemmeno ce ne si accorga, nonostante tutto e tutti. il telefono suonicchia e ricevo un sms da una persona che non sentivo da una vita. ma che per un certo periodo di tempo ne ha avuto parte importante.

così mi chiedo perchè mi ostini a chiudere me stessa nel comodo silenzio di un pezzo di ghiaccio che in fondo ghiaccio non è. pretendo esclusive su tutti, esigo esigo. ma io? io prendo in giro. banfo di essere menefreghista e tutta d'un pezzo , quando invece non lo sono per niente. mi vanto di bastare a me stessa, quando invece mi appoggio a (seppur pochi) amici fidati. sostengo di saper dimenticare, non provare nulla, non affezionarmi.. quando in realtà un po' di bene lo riserbo per molte persone, anche se in misura minore, anche se non lo ammetterei mai nemmeno sotto tortura, anche se nessuno se l'aspetterebbe da me.

il classico paradosso, cresciuto e imbellettato dalle proprio paranoie e paure, indecisa e insicura, malfidente e diffidente, che si perde in un bicchiere d'acqua andando nel panico da delusione e illusione.



cazzo si, il fumo fa male. mi fa pensare. mi fa riflettere. in questi giorni rispuntano figure da un passato mai dimenticato, persone per cui evidentemente sono stata più di un semplice ghiacciolo, persone che ho cercato di dimenticare ma che in qualche modo mi sono rimaste dentro.



forse in questi mesi sono cambiata più di quanto mi aspettassi.

forse, si.





 Vero