l'aria in questa città ha un buon profumo. credo che ce l'abbia un po' in tutte le città, probabilmente perchè qua riesco a respirare a differenza della campagna che mi uccide i polmoni appena metto il naso fuori casa.
ma l'aria di notte è qualcosa di spettacolare. sa di millemila profumi e cose che in genere di giorno nessuno nota.
in questa città in particolare, sa di mare ma non in maniera eccessiva. è qualcosa di effimero e difficile da cogliere, qualcosa che ti fa provare nostalgia anche se passi ore a domandarti poi perchè. vorrei uscire e viverla, senza sacrificare il mio tempo fra queste 4 mura.
questo luogo non è a misura. questo luogo è soffocante.
un po' come un discorso che facevo poco fa, come le farfalle. tutti amano le farfalle, io le odio. non le ho mai potute soffrire, non le sopporto e spesso mi fanno proprio senso.
tutte tranne le falene.
cosa c'è di più potente di una farfalla che sfida le convenzioni, gira solo quando è buio, può perfino diventare molesta, viene trattata alla stregua di un esemplare di serie B, è "brutta" e fa perfino paura a molti?
amo le falene. sono morbide, grassocce e pelosine.
soprattutto sono rifiutate, trovo che la loro bellezza sia proprio in tutto ciò che alle persone "comuni" provoca orrore e disgusto.
ne ho chiesta una in regalo. non mi arriverà mai, ma mi basta un battito d'ali. un battito che mi dica "puoi volare".
stai volando?
sono triste.
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